sabato 6 aprile 2019

Aprile: Cosa Seminare?


Aprile dolce dormire... Ma gli Orti non dormono mai! Anzi, ad Aprile si cominciano a seminare le piante stagionali del periodo estivo. Per facilitare il lavoro dei Soci Ortisti, ecco un pratico specchietto che schematizza "cosa" e "quando" possiamo coltivare nel nostro orto.

lunedì 1 aprile 2019

La fine di Ortolino?


Tutti noi ortisti conosciamo bene quanto siano importanti gli orti urbani in termini di aggregazione e corretta educazione alimentare. Ma sappiamo sopratutto quanto sudore e fatica servono per realizzare da zero gli orti che tanto danno alle nostre tavole e al nostro desiderio di socialità. A monte di tutto è necessario chiedere l'autorizzazione al comune ad usare un determinato appezzamento per destinarlo all'agricoltura e seguire alla lettera tutte le prescrizioni imposte dal comune e dal municipio competente (ricordate bene questo passaggio perchè più avanti ci torneremo). Bisogna bonificare un terreno dalle immondizie, dai sassi e da tutto ciò che può creare danno alle future coltivazioni. Bisogna fare l'analisi dei terreni per essere sicuri che non ci siano sostanze chimiche dannose. Si recinta la zona piantando pali e stendendo reti. Bisogna portarci l'ACQUA altrimenti sarà impossibile annaffiare le coltivazioni una volta avviate. Insomma creare degli orti urbani da zero implica un grande sforzo fisico, burocratico ed economico.
Questa è la premessa per far comprendere ai non addetti quello che c'è dietro ad un'insalata di pomodori autoprodotta.



Ortolino esiste da circa tre anni, più o meno come noi ed ha un'estenzione leggermente superiore alla nostra: più di 120 lotti. Ha tutte le carte in regola sia con i permessi comunali che con le infrastrutture necessarie alla sua sopravvivenza. Come noi organizza momenti di socialità apprezzati dagli abitanti di un quartiere (l'Ottavo Colle) avaro di spazi aggregativi in quanto è il classico quartiere dormitorio dove è prevalente l'edilizia residenziale.
Oggi però questa bella realtà frutto dell'iniziativa di un gruppo di cittadini, corre il rischio di essere buttata all'aria. Letteralmente.


C'è un vecchio piano di zona che prevede la costruzione di un ipermercato, un grattacielo residenziale e una strada di collegamento tra via di Vigna Murata e via del Tintoretto. Questa strada passerebbe dove ora c'è il parco del Tintoretto e la sua realizzazione provocherebbe lo sbancamento di un'intera collina con la conseguante distruzione di 250 alberi ad alto fusto, essenze arboree rare e un ecosistema dove vivono volpi, ricci ed altre specie protette. Ma sopratutto mette a serio rischio la sopravvivenza di Ortolino in quanto sarà necessario realizzare una rotatoria su via di via del Tintoretto dove c'è il pozzo che alimenta gli orti.



Ora: è giusto creare un danno per tutto il quartiere per realizzare l'ennesimo ipermercato a pochi metri dal Carrefour di largo del Bronzino e dai Granai di via Rigamonti? E' giusto privare il quartiere di un polmone verde essenziale con una drastica colata di cemento? E' opportuno tagliare in due con una carreggiata a quattro corsie un plesso scolastico con ben quattro istituti che verrebbe attraversato giornalmente da centinaia di studenti? La viabilità della zona ha bisogno di questa strada? In un'ottica di disincentivo dell'uso del mezzo privato, probabilmente no. Ma il problema che gli associati di Ortolino temono di più riguarda la distruzione della centrale elettrica e del pozzo che alimentano gli orti e che si trovano dove è previsto sia realizzata la rotonda su via del Tintoretto. Qual'è la posizione del Comune di Roma a riguardo? Per realizzare gli orti, presumiamo che i soci abbiano seguito alla lettera le direttive del Comune ed ora che succede? Tutti i cittadini che desiderano realizzare degli orti urbani sono tenuti a chiedere autorizzazioni e presentare progetti al Comune di Roma, il quale li vaglia ed eventualmente modifica, indicando come deve essere realizzato qualunque manufatto. Inoltre il Comune vigila sul rispetto delle sue prescrizioni, di conseguanza abbiamo ragione di credere che sia il pozzo che la centrale elettrica di Ortolino non siano abusivi. Di conseguenza ci chiediamo: Non sapeva il Comune di Roma quando ha dato il terreno in concessione agli ortisti che in quella zona era previsto uno sbancamento di quelle dimensioni? Se La risposta fosse affermativa che senso avrebbe autorizzare un pozzo ed una centrale elettrica dove è prevista una rotatoria? Qualcuno ha dimenticato qualcosa? E' possibile studiare una soluzione alternativa che non danneggi in maniera irreparabile gli orti? Come la mettiamo con l'ingente spesa affrontata dai soci per la costruzione dei manufatti?
Ortolino non può permettersi di rimanere senza acqua per ovvie ragioni: niente acqua, niente orti. Per questa ragione sabato scorso 30 marzo gli ortisti di Ortolino insieme a molti cittadini del quartiere sono scesi in piazza per far sentire la propria voce in difesa del parco e degli orti. Speriamo che vengano ascoltati.

Alcuni link utili:

www.ortolino.it
Pagina Facebook Ortolino
Articolo Roma Today

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