Questa è la premessa per far comprendere ai non addetti quello che c'è dietro ad un'insalata di pomodori autoprodotta.
Oggi però questa bella realtà frutto dell'iniziativa di un gruppo di cittadini, corre il rischio di essere buttata all'aria. Letteralmente.
Ora: è giusto creare un danno per tutto il quartiere per realizzare l'ennesimo ipermercato a pochi metri dal Carrefour di largo del Bronzino e dai Granai di via Rigamonti? E' giusto privare il quartiere di un polmone verde essenziale con una drastica colata di cemento? E' opportuno tagliare in due con una carreggiata a quattro corsie un plesso scolastico con ben quattro istituti che verrebbe attraversato giornalmente da centinaia di studenti? La viabilità della zona ha bisogno di questa strada? In un'ottica di disincentivo dell'uso del mezzo privato, probabilmente no. Ma il problema che gli associati di Ortolino temono di più riguarda la distruzione della centrale elettrica e del pozzo che alimentano gli orti e che si trovano dove è previsto sia realizzata la rotonda su via del Tintoretto. Qual'è la posizione del Comune di Roma a riguardo? Per realizzare gli orti, presumiamo che i soci abbiano seguito alla lettera le direttive del Comune ed ora che succede? Tutti i cittadini che desiderano realizzare degli orti urbani sono tenuti a chiedere autorizzazioni e presentare progetti al Comune di Roma, il quale li vaglia ed eventualmente modifica, indicando come deve essere realizzato qualunque manufatto. Inoltre il Comune vigila sul rispetto delle sue prescrizioni, di conseguanza abbiamo ragione di credere che sia il pozzo che la centrale elettrica di Ortolino non siano abusivi. Di conseguenza ci chiediamo: Non sapeva il Comune di Roma quando ha dato il terreno in concessione agli ortisti che in quella zona era previsto uno sbancamento di quelle dimensioni? Se La risposta fosse affermativa che senso avrebbe autorizzare un pozzo ed una centrale elettrica dove è prevista una rotatoria? Qualcuno ha dimenticato qualcosa? E' possibile studiare una soluzione alternativa che non danneggi in maniera irreparabile gli orti? Come la mettiamo con l'ingente spesa affrontata dai soci per la costruzione dei manufatti?
Ortolino non può permettersi di rimanere senza acqua per ovvie ragioni: niente acqua, niente orti. Per questa ragione sabato scorso 30 marzo gli ortisti di Ortolino insieme a molti cittadini del quartiere sono scesi in piazza per far sentire la propria voce in difesa del parco e degli orti. Speriamo che vengano ascoltati.
Alcuni link utili:
www.ortolino.it
Pagina Facebook Ortolino
Articolo Roma Today
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