Al via i lavori per la messa in sicurezza del Parco Veratti

Non credavamo ai nostri occhi: si sta realizzando la messa in sicurezza del tratto di Viale Marconi che costeggia il Parco Veratti. Da tempo avevamo segnalato che larghi tratti della rete erano stati rimossi creando una situazione di pericolo per tutti coloro che a piedi si dirigevano alla fermata metro Marconi.

Da un paio di giorni è stato allestito il cantiere che separerà il marciapiede dal dirupo che delimita il parco, opera doppiamente utile perchè oltre ad evitare cadute accidentali toglierà alle ragazze che la sera lavorano sul viale il luogo dove svolgono la loro professione. Problema annoso che finalmente i residenti di zona possono sperare di vedere in parte risolto.

Sì, perche non solo il Parco Veratti è la "garconniere" ma anche la toilette con il conseguente rilascio di profilattici e fazzoletti usati dopo i rapporti.

Fino ad oggi l'unica barriera consisteva in un normale reticolato con la rete "da polli", troppo facile da tagliare, infatti svariati erano i varchi aperti nella rete creando una situazione di pericolo che doveva essere sanata al più presto.

Doverosa quindi la costruzione di un muretto basso con cancellata metallica, ben più difficile da tagliare,  che impedirà a chiunque di farsi male e si spera, disincentivi le lavoratrici ad usare il parco come una discarica.

Molti obietteranno che il problema si sposta senza risolverlo ma intanto si cerca di eliminarlo da questo tratto di strada. La prostituzione non è vietata e serve un provvedimento a livello governativo, nel frattempo si era resa indispensabile la messa in sicurezza del marciapiede.

 

 

Tanto per rendere l'idea, ecco come si presentava prima il tratto interessato: almeno quattro metri di rete mancante. Un pericolo per i pedoni.

Ben venga quindi questo cantiere a lungo atteso e i cittadini residenti ringraziano sentitamente il Municipio VIII e al Presidente Amedeo Ciaccheri per aver avviato quest'opera,

Commemorazione in ricordo di Graziano

Era cominciata come una giornata uggiusa di fine ottobre ed eravamo pronti a sfoderare gli ombrelli, quando un raggio di sole squarcia la coltre di nubi e trasforma per un pomeriggio l'autunno in primavera.

Più di uno di noi ci ha pensato: "Ecco Graziano. Noi siamo qui per lui e lui è qui per noi".

Stretti attorno ai familiari di Graziano e nello stesso posto che lui ha contribuito a costruire, lo abbiamo commemorato con un'intima cerimonia religiosa.

La Santa Messa è stata anche l'occasione per salutare Padre Gianni chiamato a fare il Pastore in un'altra comunità.

Al termine della cerimonia, alla quale ha partecipato anche il presidente dell'Ottavo Municipio Amadeo Ciaccheri, è stata scoperta la targa dedicata a Graziano.

Ed ora, un ricordo di Graziano da parte di Aristide:

Più siamo e meglio è!

La nostra mentalità si riassume nel nome del comitato: "Adotta uno spazio incolto e rendilo verde". Il nome dice tutto!

Ma il nostro concetto di adozione si è evoluto oltre gli Orti estendendosi alle zone limitrofe, questo grazie anche a molti nuovi amici che incuriositi dalla nostra attività si sono uniti a noi.

Il solo fatto di aver creato qualcosa di concreto ha attirato altre persone dotate di buona volontà desiderose di rendere in prima persona il quartiere più vivibile.

Non solo ortisti quindi, il nostro comitato è aperto a tutti i cittadini che credono nella collaborazione attiva per il miglioramento dei luoghi in cui viviamo. 

Sabato, baciati dalla più classica delle ottobrate romane, ci siamo dati appuntamento di buon'ora per bonificare il tratto di via dei Cocchieri che si collega a lungotevere Dante.

Con l'aiuto di trattore e la supervisione di Aristide abbiamo sfalciato e ripulito circa trecento metri di strada.

 

 

La mattinata di lavoro ha prodotto una ventina di sacchi di spazzatura.

Ma quando ammiriamo il risultato finale, il pensiero è uno solo: ne è valsa la pena.

Un grande GRAZIE a tutte e a tutti che hanno partecilato!