martedì 31 marzo 2020

Torneremo!



Terza settimana di quarantena, solo i più anziani tra noi ricordano uno scenario simile a quello che stiamo vivendo in questi giorni e la memoria va ritroso di quasi ottant'anni, quando tutto il mondo era sconvolto dalla seconda guerra mondiale.
Oggi la guerra la combatte il personale medico di tutta il paese e tutti coloro che stanno lavorando mentre noi aspettiamo in casa che arrivi la lieta novella: è finita l'emergenza, potete uscire!


Gli Orti, i nostri amati Orti sono chiusi da tempo, nel pieno rispetto delle ordinanze delle autorità competenti. Li osserviamo ogni giorno grazie alle foto che vengono messe in rete dai soci che hanno l'affaccio sugli Orti.




Ma quello che ci manca di più è la socialità, l'aggregazione, le amiche e gli amici che non possiamo incontrare, abbracciare, baciare. Il COVID-19 ci ha tolto ciò che è alla base della nostra associazione: la condivisione.




Mentre guardiamo con nostalgia le immagini di un altro tempo, capiamo cosa abbiamo perso e non vediamo l'ora che tutto questo passi per ritrovare nuovamente la nostra quotidianetà.




Speriamo che quest'emergenza, che non ha precedenti nella storia, ci insegni a tenerci stretti quei valori di cui oggi sentiamo tanto la mancanza.

Che sia evidente a tutti che abbiamo bisogno della vicinanza di nostri figli, genitori, nonni, amici.

Che i ritmi frenetici del vivere in città ci sottraggono tempo prezioso che non ci verrà restituito.

Che l'aria di Roma possa rimanere così pulita. Sono bastati venti giorni senz'automobili per dimenticare l'inquinamento.

Che ci ricorderemo quanto sia meraviglioso passare del tempo all'aria aperta.

Che ormai sia chiaro che per molti è possibile lavorare da casa in modalità "smart working".

Che abbiamo capito che leggere un buon libro, magari sotto un albero, è mille volte meglio delle ore passate davanti alla televisione.

Che non si tagli più neanche un euro alla sanità.

Che nonostante tutto,  noi abbiamo compreso che il nostro sistema sanitario è nettamente migliore di quello dei cosiddetti "fari di democrazia"

Che il numero chiuso alle facoltà di Medicina lo leggeremo solo sui libri di storia.

Che la ricerca scientifica venga finanziata, contribuendo alla crescita della nazione.

Che i "parolai" siano stati definitivamente smascherati.

Che sia chiaro una volta per tutte che senza l'Italia e gli Italiani, il mondo è decisamente più povero.

Speriamo...

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